Scorrevo lungo la nostra pagina Facebook e come nel trailer di un film ho rivisto immagini e commenti di ogni nostro evento dell’anno passato.
Un 2017 ricco di attività artistica, di incontri e di occasioni nuove, ma anche colmo di feedback incoraggianti che mi aiutano a vedere molti degli obiettivi raggiunti dall’inizio del nostro progetto.
Dopo due anni di laboratorio, il 2017 è stato l’anno in cui abbiamo portato in scena “Luci nel buio” una rappresentazione nata da riflessioni fatte sulle ombre e le luci nella vita di ognuno di noi e dove tutti gli interpreti della compagnia hanno espresso la loro opinione.
Grazie al laboratorio di scrittura creativa offerto da Assunta Lunedi i pensieri espressi sono diventate poesie e filo conduttore della nostra sceneggiatura. Lo spettacolo diventa l’occasione per tutta la compagnia, a partire dal lavoro creativo fino alla sua realizzazione, di raccontare il nostro modo di vedere l’incontro con la diversità, restituendo un nuovo punto di vista.
Prima al Teatro Golden (18 Marzo) e poi di nuovo ad ottobre all’interno della rassegna “Che Danza vuoi” al Teatro Greco, lo spettacolo ha commosso molte persone del pubblico presente, lasciando una traccia di riflessione sul tema del limite e delle possibilità.
“Quando lo spettacolo va in scena il coreografo è dietro le quinte e non può più suggerire, ma solo lasciare andare e affidarsi a quello che succederà.
Il danzatore è sul palcoscenico e si ritrova solo a gestire l’emozione che prova, a trasformarle in movimento e insieme a mantenere la concentrazione, la memoria e la coordinazione dei tempi di entrate e uscite. Deve costantemente essere presente a se stesso e nella relazione con i colleghi con cui condivide lo spazio scenico e si prende così una parte di responsabilità della riuscita di un progetto comune. Tutto questo lo considero un vero e proprio processo di crescita e autonomia.
Grazie Compagnia della Mia Misura” (commento fb)
Nel nostro progetto ci sono anche gli scambi con altre realtà e nel 2017 a maggio abbiamo confermato la nostra presenza a Tuscania nella rassegna laboratoriale di Teatro integrato organizzata dalla Associazione Kinesfera. Ci siamo incontrati per la seconda volta con la compagnia teatrale Diversamente di Viterbo e la compagnia Nessuno Escluso di Civitavecchia insieme abbiamo danzato nello spazio, sperimentato l’incontro con l’altro attraverso il contatto. Il ritmo e l’esperienza sensoriale ci hanno regalato attimi di intense emozioni, rilassamento e riflessioni.
Un momento di confronto su modalità e tecniche di lavoro teatrale e di movimento con persone con diverse abilità, stimolante e che ha dato nuove consapevolezze ad ognuno di noi.
L’inclusione sociale attraverso l’arte arricchisce l’esperienza della vita! (commento fb)
Giungiamo alla sezione viaggi all’estero.
La compagnia della Mia Misura da un po’ di anni sperimenta viaggi in paesi europei, non solo per il gusto di visitare luoghi nuovi ma anche per incontrare altre compagnie di danza con ballerini con difficoltà psichiche e fisiche.
Nel 2016 Londra, quest’anno a giugno siamo stati a Berlino. Un viaggio impegnativo sia a livello organizzativo che di realizzazione. Grazie a Annalisa Maggiani, collega danza movimento terapeuta di Berlino, abbiamo avuto il contatto di altre associazioni italiane in Germania che si occupano di disabilità. La comunicazione non è stata facile inizialmente, dovuta non ad un problema di lingua ma di vedute diverse che poi si sono risolte. Berlino ci ha accolto meravigliosamente, una città affascinante e che funziona anche con alcune delle difficoltà che a Roma conosciamo benissimo.
In ogni nostro viaggio è previsto un workshop di danza, uno scambio di esperienza sul lavoro corporeo e questa volta abbiamo sperimentato una lezione di danza Butoh, condotta appunto da Annalisa Maggiani. Nuovi stimoli che hanno arricchito le competenze ormai acquisite negli anni, ampliando la nostra ricerca sul movimento e il bagaglio di consapevolezza. Apprendere cose nuove senza resistenze o difficoltà mi fa pensare alla “base sicura” che negli anni abbiamo costruito come gruppo e che dà a tutti la possibilità di crescere.
Trovare il vento l’aria il fulmine il fuoco trasformare stati : immagini del ws di Formazione per la compagnia romana Della mia misura a cura di Annalisa Maggiani al Theaterhaus Mitte di Berlino- con Salutare e.V ed Artemisia Projekt (commento fb)
La compagnia ha ricambiato offrendo all’associazione Artemisia e Salutare un laboratorio sul contatto e sulla relazione mostrando anche come certe esperienze di movimento noi le abbiamo trasformate in performance coreografiche.
http://www.artemisiaprojekt.de/it/home/
L’altro incontro importante è stato quello con il Theater Thikwa e.V. di Berlino. Una realtà per noi inimmaginabile. Un centro dove i ragazzi con diverse disabilità seguono un programma di lezioni e studi che li occupano per otto ore al giorno e dove si dividono in classi di tecniche di teatro, danza, yoga, ma anche laboratori di cartapesta e falegnameria. Ad ogni ragazzo disabile lo stato dà un contributo economico mensile nel rispetto del programma e ogni loro assenza dev’essere giustificata come in un contratto di lavoro. Commento di Ettore dopo la visita al centro: “io rimango qui, mi piace!“
http://www.thikwa.de/
In viaggio il gruppo assume caratteristiche diverse da quelle che vive quando è nella zona confort, le difficoltà sull’autonomia emergono di più, ma l’attenzione è globale ed individuale, i ruoli di guida si alternano, cosi come quelli di contenimento, accudimento e ascolto. La condivisone del giorno e della notte, del cibo, degli imprevisti e di ciò che è nuovo, hanno creato una preziosa complicità, che credo, alla fine di ogni viaggio, ognuno di noi conservi nel proprio luogo più intimo.
Un ringraziamento speciale quest’anno lo dedichiamo all’associazione “Insieme per caso” che donandoci l’incasso del loro spettacolo, ci ha permesso di alleggerire le spese che affrontiamo ogni volta che realizziamo le nostre attività. Inoltre ci ha messo in contatto con Michele Palazzetti, formatore, coaching e direttore dell’IPSE di Viterbo (Istituto Psicologico Europeo) che ci ha subito coinvolti (settembre 2017) all’interno di una giornata studio dedicata agli studenti della formazione in psicomotricità e a cui abbiamo presentato un workshop esperienziale sul contatto e il movimento. Un’altra prova per noi a livello organizzativo e di impegno nell’inclusione sociale che per la prima volta è stata riconosciuta con un contributo di rimborso spese.
La nostra partecipazione è arrivata anche a Milano (ottobre 2017) in occasione della settimana della danza movimento terapia (DMT) organizzata da APID. Grazie a Franca Rey carissima amica e collega siamo riusciti a organizzare sia la performance a Spazio Teatro 89 che il workshop presso l’associazione Mo’O Me Ndama, Un’occasione importante per far conoscere il nostro progetto così come io e Vittoria lo stiamo sviluppando e in cui la danza terapia è una delle tecniche che più ci sostiene con le diverse abilità, sia per le potenzialità artistiche che terapeutiche.
Si è appena concluso il nostro workshop. Anche questa volta si ritorna a casa con nuove emozioni, nuove esperienze, nuovi incontri. Grazie per la splendida ospitalità Milano. (commento fb)
Gli spostamenti da una città all’altra contribuiscono alla realizzazione dell’obiettivo “inclusione sociale” ma non solo da parte del disabile che si inserisce nella società, sono occasioni in cui incontriamo molta gente e osserviamo come alcune persone rimangano indifferenti alla nostra presenza e invece altre si accorgono di noi e si interessano al nostro progetto seguendolo poi sui social. L’inclusione è anche ricordare che la “realtà disabilità” esiste e insieme a questa i progetti e le persone che la sostengono.
Ottobre è il mese delle sorprese. Lidia Scognamiglio giornalista di Rai 2 ci contatta per un servizio su Medicina 33 in cui ci racconta mettendo in luce sia l’aspetto poetico che la valenza scientifica del nostro lavoro con la danza movimento terapia. Un’intervista a mio parere efficacie che esalta le qualità del progetto che portiamo avanti e vede arte e scienza dialogare per il benessere della persona. Un servizio apprezzato da molti colleghi nel settore riabilitativo e terapeutico, ma che soprattutto è arrivato a far conoscere la nostra realtà ad una famiglia il cui figlio piace molto danzare, ma non riusciva a trovare l’attività che accogliesse questa sua passione insieme alle sue fragilità. Ci hanno contattati ed ora La Compagnia della Mia Misura ha un nuovo danzatore.
Il nostro è un grande progetto e sono grata a tutti coloro che contribuiscono, creano occasioni e collaborano attivamente alla realizzazione degli obiettivi.
”Bisogna essere tanti per essere forti” ( tratto da “Luci e ombre”)
https://www.facebook.com/CompagniaDellaMiaMisura/videos/1691322904276443/
Roberta Bassani